I falsi miti sul bilinguismo si sprecano, ma ce n’è uno in particolare che sento ripetere spesso dai “non addetti”, e che viene menzionato anche con una certa sicurezza, certi di dire qualcosa dato per certo, assodato. Il fatto che i bambini bilingue imparino a parlare più tardi di un bimbo monolingue. Ma è davvero così? … Beh dalle premesse avrete capito che trattandosi di un falso mito non è assolutamente così.
Il periodo in cui un bebè comincia a parlare dipende da tanti fattori: genetica, esposizione alla lingua, necessità o meno di comunicare, personalità del bimbo stesso.
Infatti dagli studi sulle tempistiche con cui i bebè cominciano a parlare è emerso come un grosso ruolo sembri spettare alla genetica. Se i genitori hanno cominciato “tardi” è facile che anche il bebè cominci più tardi della media. Che poi non c’è un vero e proprio tardi o presto, ogni bimbo è a sé, ma mentre è abbastanza comune che un bebè cominci a comunicare verso i 18 mesi, è anticipatario chi lo fa a 12 mesi, inizia ad essere ritardatario chi comincia dai 36 mesi in poi.
Oltre alla genetica, vari fattori contribuiscono o meno ad accelerare il processo, prima di tutto l’esposizione alla, o alle, lingua/e. Che sia una o che siano più lingue, quanto più il bambino è esposto ad esse dagli adulti attorno a lui, e tanto più apprenderà e sarà poi pronto a cominciare a comunicare. Quindi parlare fin da subito e parlare molto al bebè quando si sta con lui, anche raccontando cosa si fa, lo aiuterà in questo processo di apprendimento. La lettura è un ulteriore, e molto valido, modo di esporlo alla lingua, assieme a musica e le canzoni. (Leggi anche l’articolo "I benefici della lettura in famiglia fin dall'attesa in pancia").
Un altro fattore molto importante è la necessità di comunicare che il bimbo ha. Spesso i bebè cominciano a parlare, o migliorano molto nel comunicare se già avevano iniziato, quando vanno all’asilo. Questo perché fino a che stanno tra le mura domestiche con un adulto tutto per loro, che gli dedica tutte le sue attenzioni e a cui non ha necessità di dire i suoi bisogni perché spesso l’adulto li anticipa, allora il bimbo non è motivato nel parlare. Invece quando inizia il nido ha necessità di comunicare con le educatrici e con gli altri bimbi e quindi si sforzerà di farlo. Fare di necessità virtù, si dice. Siamo animali programmati per trovare la via più facile e fare meno fatica e quindi non faremo fatica se non necessaria.
Per il resto un piccolo ruolo su quando comincerà a parlare, ma anche su quanto bene lo farà, dipenderà anche dal carattere e dalla predisposizione del bimbo.
Ma come vedete in tutto ciò non ha nessun ruolo il fatto che il bimbo sia esposto ad una o a più lingue. Quello su cui il bilinguismo può avere un’influenza non è quando inizierà parlare ma piuttosto la quantità di vocaboli che il bebè sarà in grado di usare in quella determinata lingua. Di sicuro il numero sarà maggiore nella lingua a cui il bebè è più esposto. Inoltre ci potrà essere una discrepanza tra i vocaboli conosciuti o usati da un bimbo bilingue, rispetto ad un bimbo monolingue perché saranno espositi in maniera diversa alla lingua: sia perché magari la lingua è usata in contesti diversi, sia come quantità di ore di esposizione. Per esempio un bimbo monolingue sarà esposto alla stessa lingua sia a casa che a scuola, mentre un bilingue sarà esposto alla lingua di comunità a scuola e magari alla lingua madre a casa. Ma dai vari studi è emerso come questo “gap” cioè questa discrepanza tra i bimbi, si sanerà da sola con la crescita del bimbo, e quindi anche il bilingue raggiungerà un po’ più avanti la media del numero di vocaboli che un bimbo monolingue utilizza e/o capisce.
Perciò ora, se quando dite che il vostro bebè lo state crescendo bilingue qualcuno commenta che allora comincerà a parlare più tardi degli altri, potete subito dirgli che si tratta di un falso mito diffusosi prima degli anni 70, quando ancora non c’erano studi a riguardo. Ora che gli studi sul bilinguismo ci sono sappiamo bene che non è così, e che è invece un mito da sfatare!
Buon proseguimento nel vostro percorso di famiglia bilingue! A prestissimo!