La sapevate che bambini bilingui dalla nascita saranno facilitati anche nell’apprendimento di altre materie e discipline? Eh si perché il bilinguismo dalla nascita rende i bambini più predisposti per l’apprendimento e non solo delle lingue!
Diversi studi su bambini bilingui dimostrano come l’apprendimento di due o più lingue è strettamente legato allo sviluppo cerebrale e cognitivo e ad un cambiamento neuro-plastico che non avverrebbe altrimenti un ambiente monolingue.
Infatti l’apprendimento di due lingue fin dalla nascita, e quindi l’esposizione del neonato a più di una lingua, porta una catena di eventi biochimici che aumentano la produzione dei substrati cellulari e che regolano la neuro-plasticità e la durata della loro sintesi. Questo provocherebbe cambiamenti strutturali e un aumento di alcune aree cerebrali collegate al linguaggio e delle relative connessioni tra aree cerebrali della rete linguistica.
Questo si spiega con la necessità che ha il bambino di gestire separatamente le due lingue, con il doppio delle informazioni da immagazzinare rispetto ad un bimbo monolingue, e la separazione da implementare per non mischiarle.
Inoltre il bambino bilingue si trova, sin dalla più tenera età, a dover prendere delle decisioni che un bambino bilingue non deve prendere e cioè quale lingua utilizzare in base a chi è il suo interlocutore. La necessità di prendere delle decisioni in un’età precoce in cui normalmente i bambini non prendono delle decisioni, comporta uno sviluppo prematuro di aree del cervello collegate a questo tipo di ragionamento/interazione. Aree che normalmente si sviluppano ad un’età più avanzata in un bambino monolingue. Per questo motivo aree cerebrali non strettamente collegate al linguaggio, hanno uno sviluppo maggiore e/o prematuro e portano il bimbo bilingue ad eccellere poi negli anni a venire in altre abilità, tra le prime quelle di logica e matematica.
D’altro canto, per quanto riguarda lo studio delle lingue, questi studi hanno anche messo in evidenza come, mentre l’apprendimento di una seconda lingua fin dalla nascita sia facilitato e comporti notevoli vantaggi, l’apprendimento di una seconda lingua in età più avanzata sarà più difficile e necessiterà di più tempo, proprio perché questo cambiamento neuro-plastico, non avvenuto nell’età in cui il cervello si sta appunto sviluppando, sarà limitato e richiederà uno sforzo maggiore. Più tardi in età avanzata avverrà l’apprendimento della seconda lingua e più difficile ed impegnativo sarà.
Insomma non ci resta che cominciare ad aiutare i nostri bambini, qualsiasi età abbiano, ad apprendere la seconda lingua, perché prima è e meglio è. E allora cosa aspettate? Ma come è troppo tardi! Non è mai troppo tardi. E’ troppo tardi se non si comincia mai.
Che tuo figlio abbia 3, 5 , 9 anni o anche 12, sei ancora in tempo. Purtroppo la pubertà sembra segnare un’età un po’ che funge da spartiacque tra la possibilità o meno di raggiungere un livello di conoscenza il più possibile vicino a quello del madrelingua, soprattutto per quanto riguarda i fonemi e la possibilità di riprodurre quei suoni specifici della lingua che purtroppo già dopo i 9 anni fatichiamo a percepire. Ma non dimentichiamo che ad ogni modo è sempre meglio apprendere la lingua a 13 anni che non a 20 o 30 ecc. Più in là andiamo con l’età come dicevamo sopra, e più lento e difficile sarà il percorso di apprendimento.
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Allora buon English inFabula a tutti!
Fonte: Bilinguismo: sviluppo cerebrale e acquisizione di una seconda lingua (stateofmind.it)